Come influirà la Brexit sui vostri piani di viaggio Interrail?

La Brexit è forse l'evento politico più significativo e complesso che l'Europa si trova ad affrontare dai tempi della Seconda guerra mondiale. Con i negoziati in corso, continua a guidare l'agenda delle notizie in tutto il continente, poiché è probabile che abbia ripercussioni non solo sui britannici, ma anche sui cittadini di tutta l'Unione europea (UE).

Un aspetto dei negoziati che i cittadini tengono sotto controllo è l'impatto sui viaggi, in particolare sulla libertà di movimento attraverso le frontiere. Per questo motivo, se state pianificando un viaggio in Interrail in Europa dopo l'uscita ufficiale del Regno Unito dall'UE il 29 marzo 2019, vi starete chiedendo che impatto avrà tutto questo sui vostri piani.

La risposta diretta è che nessuno sa ancora come cambierà il modo di viaggiare dopo la Brexit, ma una cosa è certa: sarà ancora possibile acquistare un pass per viaggiare in Europa. Tuttavia, la logistica potrebbe cambiare un po'.

Visti

Il governo britannico ha dichiarato di voler porre fine alla libertà di circolazione in Gran Bretagna. Se il Regno Unito uscirà dall'UE senza un accordo nel marzo 2019, è possibile che i visti per viaggiare in Europa diventino la nuova normalità.

Nel peggiore dei casi, il Regno Unito diventerà un "Paese terzo", il che significa che i cittadini britannici che si recano in Europa dovranno richiedere un visto turistico Schengen per accedere ai 26 Paesi partecipanti (sarà comunque possibile recarsi in Irlanda come avviene attualmente nell'ambito della Common Travel Area). La Bulgaria, la Croazia e la Romania non fanno parte della zona Schengen, quindi potrebbe essere necessario verificare i requisiti di ingresso una volta che le nuove relazioni del Regno Unito con l'UE saranno più chiare.

L'UE sta cercando di semplificare le domande di visto per creare un sistema online simile all'ESTA negli Stati Uniti, quindi è improbabile che la procedura sia difficile. Con un visto Schengen, potrete viaggiare per 90 giorni oltre confine in tutta la zona, compresi Paesi come Francia, Germania, Paesi Bassi, Spagna, Italia, Ungheria, Polonia, Austria e così via.

D'altra parte, se il Regno Unito deciderà di optare per un accordo in stile norvegese, la libertà di circolazione non cambierà, in quanto l'esenzione dal visto si applica attualmente ai norvegesi che si recano nell'UE e viceversa.

Pur volendo porre fine alla libertà di circolazione, il governo britannico si è offerto di rispettare la reciprocità dell'esenzione dal visto per i cittadini dell'UE. Anche in questo caso, ciò dipende da un esito favorevole dei negoziati.

Passaporti

Indipendentemente dal tipo di accordo concordato (o non concordato, a seconda dei casi) nei prossimi mesi, alle 23:00 del 29 marzo 2019 i passaporti britannici non avranno più i poteri che derivano dall'essere cittadini dell'UE, tra cui la possibilità di viaggiare senza ostacoli in tutta l'Unione.

Dopo questo periodo, i titolari di passaporto britannico diventeranno "cittadini di Paesi terzi". Mentre le attuali regole di Schengen stabiliscono che i titolari di passaporto devono avere almeno tre mesi di validità residua sul passaporto a partire dalla data in cui intendono lasciare la zona, il governo britannico sta ora ufficialmente consigliando ai britannici di avere almeno sei mesi per viaggiare in Europa.

Voli

Lo scenario del "no deal" - il tanto discusso "cliff edge" - è stato ampiamente riconosciuto come un esito disastroso per entrambe le parti coinvolte nei negoziati. Sebbene non sia stato ancora raggiunto alcun accordo formale in materia di aviazione, è improbabile che Theresa May e le sue controparti europee vogliano far scadere l'attuale accordo "Cieli aperti". Anche la maggior parte delle compagnie aeree è fiduciosa che si troverà un accordo per mantenere i jet in volo tra il Regno Unito e gli altri aeroporti europei. In base alle regole attuali, le compagnie aeree sarebbero obbligate a rimborsare le tariffe aeree se non possono operare un volo, quindi se dovesse accadere il peggio, non sarete lasciati senza soldi.

Costi di roaming

Si è discusso se le regole dell'UE che aboliscono le tariffe di roaming rimarranno in vigore per i viaggiatori britannici sul continente, ma la maggior parte dei gestori di telefonia mobile del Regno Unito ha confermato di non avere intenzione di reintrodurre tariffe per i clienti. Si tratta di una piccola cosa, ma significa che risparmierete comunque un bel po' di soldi su sms, chiamate e dati per restare in contatto con i vostri cari a casa.

Pass Interrail

A prescindere da eventuali modifiche, sarà comunque possibile viaggiare in treno in tutta Europa come si fa ora, o come fanno attualmente i viaggiatori extracomunitari con il pass Eurail, anche se con qualche ostacolo burocratico in più da superare. Per ulteriori informazioni sul pass e per pianificare il vostro viaggio, visitate il sito qui.